domenica 7 aprile 2024

La Maledizione di Arianna

Primo libro di cui si parla nel nuovo blog! L'emusiùn!

Titolo:
La maledizione di Arianna
Prima edizione: Sperling & Kupfer - gennaio 2024
Prezzo: cartaceo 17,90€; kindle 9,99 €



 



Premessa che ci va se non hai mai letto una mia recensione: non mi faccio nessun problema a spoilerare le trame.
Quindi senza spoiler eccoti qui le caratteristiche per cui secondo me vale la pena leggere questo libro:
  • Rivisitazione del mito di Teseo e del Minotauro, con scelte di trama e caratteri dei personaggi completamente diversi dal mito che conosci. In stile "la storia la scrivono i vincitori, per questo devi conoscere la verità".
  • Racconto in terza persona con profondità emotiva
  • Doppi protagonisti: Arianna e Dares, uno dei tributi di Atene
  • Descrizioni accattivanti, struggenti, uno stile narrativo che ti incolla alle pagine e colpi di scena uno dietro l'altro
  • Personaggi femminili con tanti traumi quanti coriandoli vedi a Carnevale e nonostante tutto hanno più palle di un esercito
  • Dioniso ♥
  • Soffrirai ma ne sarai felice
Ci tengo anche a mettere qualche Trigger Warning, perché vengono trattati argomenti nel libro che per alcuni possono essere un po' forti. Nel libro si parla di abusi infantili, stupri e violenza gratuita (sì, oltre alla violenza dovuta al labirinto e ad un mostro mangiauomini).

Detto questo, d'ora in poi non sei più al sicuro quindi continuo a dire la mia lanciando un bel
Ti racconto la storia parlandoti dei personaggi principali.
Arianna. La figlia del re di Creta, Minosse, che ne abusa come e quando vuole. Per fuggire dalla prigionia del palazzo entra nel Dictinneo diventato una sacerdotessa, sperano anche che questo, oltre alla profezia in cui si dice che sarà la sposa di un dio straniero, impedisca al padre di darla in sposa.
Ovviamente la cosa non succede e il padre la avvisa che andrà in sposa ad un uomo dopo la cerimonia dei tributi. 
«Poteva andare peggio. Non è giovane ma è ricco, e ti tratterà come la principessa che sei. E...» Deucalione esitò, e Arianna tornò a osservarlo. C'era qualcosa, adesso, nei suoi occhi, che assomigliava alla compassione. «Sarai comunque lontana da qui. Non è quello che vuoi davvero?»
«Credevo che il Dictinneo fosse abbastanza lontano», mormorò lei
Deucalione fece un sorriso indulgente. «Non esiste un posto abbastanza lontano da nostro padre.»

Prova a scappare con Teseo, ma viene fermata dalle guardie e finiscono nel labirinto per punizione.

Teseo. La faccio corta: è un pezzo di merda. E come ha detto Sara alla presentazione del suo libro a Torino, è il risultato della cultura del paese e dell'epoca in cui vive. Un paese in cui se nasci maschio e aristocratico difficilmente avrai una brutta vita, potrai scegliere per gli altri e fare praticamente quello che vuoi. E se in più sei stronzo... non serve essere bravi in matematica per dire che 1+1 fa 2.
All'inizio Teseo si presenta come una ragazzo affascinante e sembra davvero preoccupato per il destino di Arianna, tanto da provare a farla scappare dall'isola. Ma nel momento in cui le porte del labirinto si chiudono dietro di loro e non deve più nascondersi, mostra la sua vera natura picchiando e stuprando Arianna.
Nonostante tutto resta comunque un guerriero, sa combattere e nonostante la paura tira fuori il coraggio e si batte per la sua libertà, inoltre non è un ragazzo stupido, anzi. Sa usare il cervello e lo dimostra al suo incontro con Lysios, dove si domanda come fa a sapere tante cose sul suo conto, cose che nessuno conosce. Non è il classico cattivo che "Chemmefrega di come sai i miei segreti? Io 'so stronzo, bello e cattivo e ne avessi l'occasione vi lascerei a morire qui"
È una cosa che ho apprezzato, perché è troppo facile creare solo personaggi negativi. L'essere umano è pieno di sfumature e puoi essere una persona orribile, ma resti una persona con tratti positivi nonostante tutto. Rende il personaggio molto più realistico e tangibile, e rende le sue azioni molto più pensanti e d'impatto.

Dares. Un personaggio nuovo rispetto al mito. Dares è uno dei servi di Teseo, che è stato sorteggiato in questi Hunger Games Greek Edition. Sara ha voluto dare voce ad un gruppo di tributi concentrandosi su Dares.
Non c'era una via d'uscita. Non c'erano suppliche o preghiere. Neanche i più ricchi o nobili di Atene avrebbero potuto cambiare quello che era accaduto, se uno dei loro figli fosse stato estratto. Nessuno poteva opporsi a quel destino.

Dares mostra come i prescelti vengono preparati e portati al labirinto. Mostra l'angoscia terribile, l'attesa soffocante per la fine orribile che sanno li attende. Fra i tributi c'è disperazione e alcuni non credono neanche esista il minotauro, ma che verranno venduti come schiavi o lasciati nel labirinto a morire di fame.
Dares si ritroverà a far parte di un gruppo particolare, con un altro tributo di origine troiana e una ginnasta condannata a morte. Saranno loro a vedere per primo il Minotauro e saranno loro a lanciare la prima scintilla di speranza.
Ma ricordiamoci che è un libro di Sara, le scintille scattano in luoghi umidi e non accendono un cazzo. Per questo ci piacciono, sono false speranze anche per i lettori :)

Dioniso. Si presenta ad Arianna e Teseo come Lykios, fin da subito si capisce che non è una persona comune. Suona nel labirinto, non sembra preoccupato e consola Arianna. Una vera speranza per la ragazza che le permette di trovare la forza di tirare avanti nonostante la situazione in cui si trova.
«Non ti sto dicendo tutto di me. Non ti sto spiegando tante cose. Ma se devo dirti una sola verità, è questa: non sono qui per farti del male. Non sono qui per forzarti a fare nulla.» Gli sfuggì una mezza risata. «Che gusto c'è a forzare le cose? Pensi che sia divertente danzare con qualcuno che non vuole partecipare?»
Lo si ama e io speravo davvero tantissimo staccasse una gamba a Teseo perché si azzuffano ad un certo punto. E non lo nego ha fatto bene vedere Teseo prendere pugni.

E dulcis in fundo: il Minotauro. L'Altro, come lo chiama Arianna. Perché non dimentica che è effettivamente uno dei suoi fratelli dato che condividono la stessa madre, la regina Pasifae.
Dares e i suoi compagni sono i primi a vedere il minotauro e la descrizione è da incubo. Dimentica il classico uomo con la testa da toro, qui è un mostro fatto e finito.
Gambe di grandezze diverse, braccia più lunghe che lo obbligano quasi a camminare come un animale, corna enormi che usa per uccidere. 
No, non era il muso di un toro sul corpo di un uomo, quanto piuttosto il volto deforme di un uomo bestiale.

Come nel mito uccide le sue vittime e se ne nutre, lasciando le ossa nei "pozzi", ovvero in parti del labirinto in cui ci sono botole sul soffitto dove la gente lascia offerte di cibo o ci butta altri disgraziati a morire.

Cosa mi è piaciuto da impazzire?
Mi è piaciuto tantissimo vedere come Sara affronta una storia con una protagonista femminile. Tutti i libri che ho letto suoi per ora hanno avuto personaggi prevalentemente maschili. Vedere una donna come protagonista è stato davvero interessante e Arianna è un personaggio che entra subito nel cuore del lettore.
Ho adorato tutti i colpi di scena! Tutti.
Sara è un'esperta di colpi di scena e qua ha fatto vedere quanto è brava. Per tutto il libro cercavo riferimenti al mito che conoscevo già e ho adorato essere nel torto ogni volta. Insomma, se mentre leggo l'autore dimostra di essere più intelligente di me, dimostrandomi che ho torto sono felice. Fatemi sentire stupida, ma in senso buono eh.
Ho adorato che il minotauro fosse mostruoso e non un uomo con testa di toro come nei libri per ragazzi.
Ho adorato che venga ucciso per la prima volta da Dares&co. non me lo sono nemmeno aspettato e per tutto il tempo ho pensato: "Ma non doveva ucciderlo Teseo? Poi mancano ancora un sacco di pagine, che faranno? OMIODIO! Vuoi vedere che ora Teseo ammazza tutti per prendersi il merito?" sono partita con le mie teorie cospirazioniste, che ovviamente erano errate. Il minotauro, essendo una creatura divina, torna in vita con ogni luna piena e nel momento in cui i protagonisti se ne rendono conto sentendolo tornare, mi si è gelato il sangue nelle vene assieme a loro. Ho posato il libro e sono corsa da mio marito dichiarando "È tornato in vita." per poi tornare a leggere. Mai visto un taiwanese più confuso. Mi ha detto dopo che pensava parlassi di Gesù visto che è passata la Pasqua da poco.

Il scetticismo di Teseo sull'effetiva esistenza del minotauro è stata un'ottima scelta. Forse la mia è un'opinione particolare ma secondo me tutto il personaggio di Teseo è veramente ben fatto. Partendo dal fatto che è una persona orribile. Va completamente all'opposto dal Teseo eroico del mito. È stata una scelta, a parer mio, non facile ma perfetta per questo libro. Il fatto che sia un approfittatore, uno stupratore, un assassino, un bugiardo e nonostante tutto resta un eroe che affronta un mostro senza pensarci troppo e che capisce al volo le priorità di una situazione che rischia di precipitare. 
«Principessa!» L'anziana chinò il capo per un breve istante. Dal collo le pendeva un rettangolo di metallo simile a quello di Pasifae. «Poseidone ha iniziato a scuotere la terra e io ho sentito rumore dal passaggio. Pensavo fosse la regina, pensavo non riuscisse a riaprire la porta...»
«Tu lo sapevi?»
La donna annuì lentamente. «La regina?»
Arianna distolse lo sguardo.
«Da che parte, donna?» Teseo afferrò la servitrice per una spalla e la fece ruotare. «Guidaci fuori dal palazzo!»

Teseo è una pessima persona, ma un personaggio che ho davvero apprezzato. Per tutto il libro speravo morisse, anche se sapevo sarebbe sopravvissuto perché così è il mito, e continuavo a pensare "Porco mondo, che qualcuno gli tiri una sassata in testa e lo faccia star zitto".

Come Teseo tutti i personaggi non sono bianchi né neri. Sono realistici. Anche Dares, nel momento in cui minaccia la regina di uccidere Arianna se non li fa uscire è stato un colpo di scena che non mi aspettavo. Sara mette i suoi personaggi in situazioni davvero disperate, che li obbligano a fare scelte che normalmente non gli passerebbero nemmeno per l'anticamera del cervello, ed è una cosa che non mi stancherà mai. Perché è facile dire "io non lo farei mai", ma che ne sai? Ti sei mai ritrovato in una situazione simile? Affamato, assetato, stanco, sporco, addolorato, spaventato a morte? Io non riuscirei nemmeno ad immaginare come ci si debba sentire, figuriamoci a sapere come dovrei reagire.

Ma soprattutto la cosa che mi è piaciuta di più è come Sara mi ha spezzato il cuore. Lo ha fatto mostrando il lato umano del minotauro. E lo vediamo quando i protagonisti trovano le sue stanze segrete. Perché lì, con degli scheletri messi a bambole si è creato la sua famiglia, con cui parla, mangia e vive.
Qui i protagonisti si rendono conto che il minotauro è prigioniero del labirinto come loro e che lo è da quando è un bambino. Che non ha tutti questi anni come tutti pensano, ma è un ragazzo come loro. Che non è nato mostro, ma lo è diventato e non c'è salvezza per lui.
Dares avrebbe voluto fuggire.
Perché in quell'istante lunghissimo e vuoto gli parve di essere sprofondato i nuovo nella terra di quella dea di sibili e serpenti. Immaginò con affilata chiarezza ore e ore e ore, giorni e giorni e giorni che diventavano stagioni e poi anni là sotto. Solo, a parlare con quelle cose. Con quegli... a crearsi compagni dinanzi a cui posare una ciotola vuota. A giocare con bambini fatti d'osso e stoffa. 
A crescere. Per tutti gli dèi, a crescere laggiù.

Capiscono che la regina viene a trovare il figlio ad ogni luna piena, quando torna in vita e qui avevo una voglia terribile di scendere nelle pagine e abbracciare il minotauro perché mi ha fatto una pena infinita.
«Piccolo mio», disse Pasifae. «Asterione.»
Il minotauro rispose con un borbottio e si inginocchiò di fronte a lei.
Pasifae ne abbracciò la testa, grande quanto il suo intero tronco, e se la cullò contro, mormorando senza parole come se stesse consolando un bambino. «Piccolo mio, che cosa ti hanno fatto di nuovo?» 
[...]
«Vai a prendere l'acqua. Ci pensa la mamma, ora.»

L'unico modo per uscire dal labirinto è convincere la regina, che non vuole farli uscire. Perché se escono Asterione morirà per sempre. Arianna e gli altri sono sconvolti.
«Come si può preferire quel mostro alla propria figlia?» sbottò Teseo esasperato. «Come si può sceglierlo al posto di chiunque?»
Pasifae lo fissò come un serpente fissa un topo. «Anche lui è mio figlio», ringhiò.

Pasifae resta una madre, il cui amore per i figli l'ha resa folle. Quando il minotauro torna e vede sua madre con la gente che l'ha ucciso due volte parte all'attacco. E c'è il finimondo. 
E tutto era un caos di colori e penombra e urla e richiami di cui non distingueva più l'origine.

Ma non basta, perché se qua singhiozzavo alla fine ero una fontana.

Ma oltre Pasifae comparve Teseo, che levò la spada e la decapitò.
La testa della regina rotolò via, il suo corpo crollò addosso a Dares, il suo sangue gli schizzò il viso. Dares la scostò da sé, strisciando via tra continue fitte, cercando di ingoiare aria che sembrava svanita dalla sala, e una voce gridava e gridava, Arianna, Arianna gridava, e insieme a lei ruggiva il minotauro.
[,..]
Il minotauro crollò in ginocchio.
Se quel volto bestiale poteva esprimere dolore, allora era quella la smorfia che gli distorceva i tratti rozzi.
[...]
Non li stava inseguendo. Era ancora in ginocchio.
Fissava il corpo senza vita di Pasifae.
Il minotauro sollevò il volto deforme, rigato di lacrime, sangue e sudore, ed emise un lungo, lugubre lamento che sembrò esprimere tutto il dolore del mondo, tutta la sofferenza intrisa nelle pareti di quel lugo maledetto.
Poi alzò la spada usata da Seker. E se la affondò nel cuore.

È stato bellissimo. Una scena struggente, una vittoria dolceamara come piace a me.
E poi le scene finali: Arianna che finalmente è libera. Libera da suo padre, libera dal suo ruolo, libera, finalmente, di scegliere. Perché Dioniso le svela la verità e la lascia scegliere. Sa che sarà la sua sposa, è un dio alla fine, le cose le sa. Ma le lascia comunque lo spazio di cui ha bisogno, le lascia la libertà che ha tanto agognato e la possibilità di essere libera scegliendo. 
...che fosse con Dioniso o che fosse da sola, era libera, adesso, e non aveva più paura.

E vabbè, la scena finale fra Dares e Teseo è la conclusione perfetta.
«Che cosa dirai a Egeo, agli altri?»
Teseo si fermò e si voltò a guardarlo con un sorrisetto. «Oh, qualcosa mi inventerò.»

E ti dirò... l'idea che si sia inventato tutto il mito mi piace un sacco. Sei  davvero una brutta merda Teseo.

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